GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE
Ore 14.30 – 16.00
Shipping Challenges: finance, costs, regulations, and more
Le sfide sistemiche e congiunturali di fronte al settore dello shipping nelle sue diverse articolazioni, dalle navi ai porti, costituiscono una miscela potenzialmente esplosiva per l’equilibrio economico delle singole aziende e del settore. Spesso si lamentano le nuove regole dirette intese alla sostenibilità del settore, senza percepire che essere sono fondamentali per metterlo al riparo da politiche sovranazionali disruptive. Molto più difficile da incorporare nella strategie delle aziende e del settore è lo sviluppo, a volte poco trasparente, di regole intese a vincolare gli investimenti finanziari a determinate condizioni, che vanno sotto la sigla ESG. Nei porti, la riforma non sembra avere portato a cambiamenti alla sostanza della gabbia normativa, tanto da fare invocare una riforma della riforma (peraltro non del tutto applicata) allargata alle leggi e regolamenti afferenti alla vita di porti. Le pochissime Autorità Portuali che sono riuscite lo stesso a sviluppare le proprie strutture lo hanno fatto sotto un regime di norme diverso o semplificato ad-hoc di questa seconda parte della gabbia, una soluzione che incontra resistenze ben radicate. E visto l’incombere di una possibile riforma “europea”.
MAIN TOPICS
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Regolamentazioni nazionali, europee e sovranazionali
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Finanziamenti e tassonomia
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La riforma della riforma dei porti
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Le Strutture dei costi
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Alleanze o oligopoli
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La corsa alle integrazioni verticali e orizzontali
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I molti significati dell’italianità nello shipping
DETTAGLI
Introduce e conduce
Gian Enzo Duci, Professore, Università degli Studi di Genova
The transposition of EU regulations as a key to the competitiveness of the national port and logistic system
Alberto Rossi, Segretario generale, Assarmatori
Le strategie del futuro: il porto IGT (Intermodale, Green e Terribilmente connesso)
Olimpia Ferrara, Responsabile Osservatorio Maritime Economy, SRM
Net Zero e Shipping – Cosa si avvicina all’orizzonte 2050
Paolo Gentili, Director, PwC Italia ESG Climate Change
Tarros Group: Mediterranean Logistics Solutions
Danilo Ricci, General Manager, Tarros
Settore marittimo e diritto della concorrenza: limiti e opportunità derivanti dalla disciplina antitrust
Francesco Anglani, Partner, BonelliErede
Il settore dello shipping: verso una nuova stabilità?
Mario Enrico Disegni, Presidente Maritime & Ports Advisory Body, Fedespedi
Credito con il vento in poppa. E’ possibile?
Giampaolo Ambrosi, Direttore generale, Fido Impresa
I dragaggi dei fondali portuali: case-study del Porto di Napoli e tecnologie sostenibili
Vittorio Pasquino, Funzionario tecnico, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale
Quadro Regolatorio in materia di Sustainable Finance: Rischio di confusione e sovrapposizione
Fabrizio Vettosi, Chairman Shipping Finance WG, ECSA
Anglani Francesco
Settore marittimo e diritto della concorrenza: limiti e opportunità derivanti dalla disciplina antitrust
Discuteremo insieme delle dinamiche concorrenziali che caratterizzano il settore marittimo e dei profili antitrust connessi alle operazioni di fusione e alle alleanze tra concorrenti. E ciò sia nella prospettiva degli operatori marittimi sia dal punto di vista dei loro partner commerciali. Da ultimo, analizzeremo i più recenti casi dell’AGCM che hanno riguardato il settore e che hanno avuto ad oggetto la politica dei prezzi e le modalità di vendita dei biglietti da parte degli operatori del settore.
Disegni Mario Enrico
Il settore dello shipping: verso una nuova stabilità?
Ferrara Olimpia
Le strategie del futuro: il porto IGT (Intermodale, Green, …e Terribilmente connesso)
Analisi tecnica delle strategie che un porto può perseguire per affrontare le sfide del futuro: più intermodalità, sempre più green e sempre più connesso con il mondo
Rossi Alberto
Il recepimento delle norme comunitarie e quale chiave per la competitività del sistema portuale e logistico nazionale
Il trasporto marittimo e tutte le attività ad esso strettamente collegate – porti, terminal, logistica terrestre – sono chiamati a competere a livello globale e di questo il quadro regolatorio è obbligato a tenere conto. La Tonnage Tax e più in generale i regimi di aiuto europei al trasporto marittimo consentono di mantenere nei Paesi membri industrie strategiche che sarebbero delocalizzate in Paesi a bassa fiscalità. L’integrazione verticale consente all’industria marittima di consolidare i traffici stabilizzando investimenti e occupazione ed è un modello diffuso a livello globale che l’Italia non può permettersi di ostacolare.
Pasquino Vittorio
I dragaggi dei fondali portuali: case-study del Porto di Napoli e tecnologie sostenibili
L’evoluzione dell’industria navale e il fenomeno del cosiddetto “gigantismo” spingono gli operatori del settore portuale ad una crescente richiesta approfondimento dei ondali portuali . Le operazioni di dragaggio, però, richiedono molta cautela in quanto la gestione dei sedimenti marini prevede il rispetto della normativa ambientale atta a preservare l’ecosistema. La ricerca e le sue applicazioni industriali sono oggi focalizzate sulla realizzazione di tecnologie che garantiscano al contempo efficienza e sostenibilità durante le fasi di approfondimento dei fondali portuali.
Pecoraro Claudia
Mission Restore our Ocean and Waters by 2030 – a challenge and an opportunity for shipping
Ricci Danilo
Tarros Group: Mediterranean Logistics Solutions
Il Gruppo Tarros attraverso il suo network offre un servizio personalizzato al Cliente e dal 1828 costruisce il proprio sviluppo sull’innovazione, la passione e il rispetto del territorio in cui operano le sue società. Ogni giorno grazie al lavoro dei suoi 650 dipendenti, collega le diverse sponde del Mediterraneo, 16 paesi, 31 porti e oltre 450 milioni di abitanti offrendo un sistema efficiente e modulare in tutte le fasi del trasporto.
Vettosi Fabrizio
Quadro Regolatorio in materia di Sustainable Finance : Rischio di confusione e sovrapposizione
L’intervento mira a fornire un quadro completo delle diverse regolamentazioni sovranazionali che sono in fase di emanazione e che impattano in maniera non coordinata e disordinata sulle dinamiche del settore con conseguenti diseconomie che si scaricano alla fine sulla catena logistica accentuando il rischio di Greenwashing